L’ozonoterapia e’ una pratica di medicina complementare che impiega una miscela di gas costituita da ossigeno-ozono ormai da tempo utilizzata nel trattamento del dolore di origine vertebrale, sia esso dovuto alla presenza di conflitto disco-radicolare acuto e/o subacuto da patologia discale (ernia del disco), sia esso dovuto ad una patologia degenerativa della colonna da artrosi del rachide cervicale e lombare. La letteratura scientifica riconosce ampiamente a questo “farmaco” una efficacia terapeutica almeno pari a quella di altri trattamenti, sottolineando sia la bassa incidenza di effetti collaterali dovuti all’azione propria del gas, sia quella di complicanze relative alla tecnica di applicazione, qualora vengano attuate “da mani esperte e nel rispetto delle linee guida”.
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INTERVENIRE CON TECNICA MIRATA (ECOGUIDATA) E PAUCI-INVASIVA OVE ESISTE UN CONFLITTO DISCO-RADICOLARE ACUTO O SUBACUTO OD UN’ARTROSI
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POCHE SEDUTE (5-8) PER ANNULLARE IL DOLORE E LE PARESTESIE CON EFFICACIA ELEVATA DEL TRATTAMENTO (95-98 %)
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ANNULLAMENTO DELL’USO DI FANS E/O CORTISONICI PER IL CONTROLLO DEI SINTOMI
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GUARIGIONE SENZA CHIRURGIA
- TECNICA D’INFILTRAZIONE PARAVERTEBRALE IUXTA-FORAMINALE rappresenta la metodica DA NOI utilizzata per l’inoculazione nel sito di azione della miscela O2-O3. Le iniezioni percutanee necessitano talvolta d’anestesia locale e vengono eseguite con METODICA ECOGUIDATA OD ASSISTITA dopo studio accurato con RNM e/o TC della patologia del rachide da trattare. Il numero di trattamenti consigliati erano, con tecnica paravetebrale “classica”, 20 poi ridotti a 10-12. Attualmente con ECOGUIDA ABBIAMO OTTENUTO ottimi risultati con 5-8, max 10 sedute. La metodica è efficace e sicura in quanto l’ausilio del color-power-doppler permette di escludere i vasi durante la somministrazione e CONCENTRARE la miscela in sede iuxta-foraminale, lì dove ESERCITERA’ LA SUA AZIONE cioè nello spazio inter-vertebrale interessato dal conflitto disco-radicolare. Il paziente torna al proprio domicilio dopo la seduta, avendo cura di evitare sforzi ed attività fisica intensa per 10-15 gg. Attraverso l’azione dei ben noti meccanismi indiretti: anti-infiammatorio eutrofico, analgesico e decongestionante le radici nervose, il dolore e le parestesie si riducono e scompaiono dopo pochi trattamenti (5-8 sedute).
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EFFETTI INDESIDERATI OZONO: la somministrazione di ozono viene in genere ben tollerata dal paziente che talora puo’ avvertire una sensazione di pesantezza e/o di lieve dolore urente (bruciore), comunque di breve durata ed a risoluzione spontanea. Solo in casi eccezionali, lo stimolo doloroso indotto dall’iniezione puo’ produrre una crisi vagale (bradicardia, calo pressorio, sudorazione) che per il carattere transitorio il più delle volte non necessita di alcun intervento farmacologico.
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COMPLICANZE RELATIVE ALLA TECNICA: sono per lo più dovute all’azione traumatica sulle strutture anatomiche incontrate durante in percorso dell’ago. Consistono in ematomi (puntura di un vaso sanguigno) dolore e/o parestesie con distribuzione radicolare all’arto inferiore (contatto accidentale dell’ago con la radice nervosa), discite per infiammazione del disco solo nella tecnica INTRADISCALE.
SCANSIONE LONGITUDINALE PROCESSI TRASVERSI LOMBARI (L2-S1)
Nella diagnosi iniziale non si puo’ prescindere, prima di iniziare la terapia con O2-O3, dall’inquadramento anatomo-patologico della patologia da trattare, garantito qust’ultimo dall’esame di Risonanza Magnetica Nucleare. Tale esame permette di localizzare e quantificare la patologia primaria, solitamente responsiva all’O2-O3 (radicolite da ernia discale) e anche scoprire la patologia collaterale (solitamente artrosi cervico-lombare che si esprime come spondilosi, sindrome inter-faccettaria, spondilo-listesi somatica e stenosi primitiva e/o secondaria).

RNM: ernia discale L4-L5 con compressione netta (mediana e paramediana dx) con coinvolgimento della tasca radicolare.



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portare l’O2-O3 eminentemente nella sede colpita (quindi dove serve)
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a concentrazione più elevata (quindi potenziandone l’effetto)
Riassumendo nell’approccio diagnostico non rientra l’ecografia in quanto sarà la RNM ad inquadrare il caso da trattare. Allorquando la risonanza accerti una radicolite meccanica da ernia discale subentra prepotentemente l’ecografia che localizza la sede colpita (“radice compressa”) potenziandone l’effetto con minori sedute (5-8), concentrando l’azione della sostanza terapeutica dove sarà necessaria. Nel momento in cui abbiamo a che fare con patologie subacute o croniche (stenosi, artrosi interfaccettaria, listesi) l’ozonoterapia è sempre utile nel migliorare il quadro clinico ma deve essere coadiuvata da farmaci e/o presidi terapeutici complementari (cortisone, acido ialuronico) fisiocinesiterapia.